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Farmacie: dagli eCommerce tradizionali al Metaverso

Cresce il successo delle farmacie online e anche la Sanità accetta la sfida lanciata dal Metaverso

Farmacie

Nell’era del Web 4.0, complice anche la pandemia da Coronavirus, il settore medico-farmaceutico si sta evolvendo, anzi rivoluzionando, partendo dal successo delle farmacie online e arrivando all’ingresso di quest’ultime nell’ormai celeberrimo metaverso. Ma non solo… Ecco, dunque, alcuni dei nuovi trend e delle ultime novità in ambito sanitario.

Il successo delle farmacie online

Che l’eCommerce farmaceutico, in Italia, è cresciuto e continua a farlo ce lo dice una ricerca di Idealo, una delle principali piattaforme per la comparazione dei prezzi in Europa, la cui indagine è stata pubblicata ad inizio anno.

Gli italiani – soprattutto i giovani tra i 18 e i 24 anni e soprattutto le giovani donne – avrebbero dunque sviluppato una maggiore tendenza ad acquistare dal mercato online dei farmaci da banco e degli articoli medico-sanitari. Parlano i dati: nel 2021, le ricerche sono infatti aumentate del 64% e le intenzioni di acquisto addirittura del 98%. Ma quali sono i prodotti che più ci interessano?

Si tratta dei farmaci per combattere l’insonnia e lo stress, ma anche dei rimedi per smettere di fumare. Ovviamente è stato boom di tamponi rapidi fai da te e mascherine FFP2, ma contrastare i sopracitati fattori di rischio per la salute è stato talmente di grande interesse per gli italiani nel 2021 che le ricerche online dei suddetti prodotti sono aumentate di oltre il 200% rispetto al 2020. Si procede agli acquisti sia su eShop nazionali che internazionali, dato che ha permesso di equiparare i meccanismi di funzionamento di questo mercato ad altri.

Ma il mondo del commercio online non soltanto è in crescita. Si sta anche evolvendo. Così, ad esempio, Facebook – più precisamente Meta – ha recentemente annunciato di aver dato il via ai test per trasferire gli eCommerce sul suo metaverso, Horizon Worlds. Un numero attualmente limitato di creatori negli Stati Uniti e in Canada potrà dunque mettere in vendita degli oggetti o delle esperienze esclusive su questa piattaforma per la realtà virtuale. Pronti, partenza, via con le prime sperimentazioni!

Il debutto delle farmacie nel Metaverso

In realtà, non si tratta di una novità assoluta. Esistono già delle app che offrono un servizio di creazione e di monetizzazione e c’è persino una grande catena di farmacie statunitense, la CVS, che ha annunciato un suo prossimo debutto nel metaverso. Se il progetto andrà in porto, la CVS sarà la prima farmacia del metaverso.

L’idea sarebbe quella di commercializzare virtualmente medicinali anche soggetti a prescrizione, prodotti per la salute e il benessere, di bellezza e per la cura della persona, ma poi anche tutta la stessa serie di servizi normalmente offerti ai clienti nei negozi fisici: consulenze mediche che non abbiano carattere di urgenze, percorsi nutrizionali e programmi di benessere a 360°.

La CVS ha presentato domanda di brevetto lo scorso 28 febbraio.

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La nuova frontiera della Sanità

Dall’ambito farmaceutico a quello medico più in generale, il metaverso sembra ormai essere la nuova frontiera anche della Sanità.

Strumenti per la realtà virtuale e/o aumentata vengono già da qualche tempo impiegati per la formazione del personale sanitario. Un esempio è quello della HoloAnatomy Software Suite sviluppata dalla Case Western Reserve University, che, ricorrendo alla realtà mista, permette agli studenti di anatomia di visualizzare strutture anatomiche normalmente molto più difficili da vedere, rendendo l’apprendimento anche più collaborativo e soprattutto interattivo. Senza dimenticarsi del fatto che, grazie alla tecnologia Microsoft del dispositivo olografico HoloLens 2, la HoloAnatomy Software Suite permette inoltre agli studenti di partecipare alle lezioni eventualmente anche da remoto.

Grazie al Family Approach VR, gli studenti dell’Università Aperta della Catalogna possono invece apprendere tutti i dettagli degli iter per la donazione e il trapianto di organi e tessuti e soprattutto esercitarsi nella comunicazione medico-paziente attraverso una serie di simulazioni personalizzate.

Ma indossando un “semplice” visore, comodamente da casa propria, si può anche intraprendere un vero e proprio percorso terapeutico, per quanto gamificato, che sia per il trattamento del dolore cronico o dei disturbi da stress e del linguaggio. Le opportunità, per lo più sempre negli Stati Uniti, per ora, sono già varie.

Anche la Sanità ha dunque accettato la sfida lanciata dal metaverso. Stiamo a vedere cosa ci riserva il futuro.

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Autore articolo

Federica Fiorletta

Federica Fiorletta

Redattrice

Laureata in Lingue, Culture e Traduzione Letteraria. Anglista e francesista, balzo dai grandi classici ottocenteschi alle letterature ultracontemporanee. Il mio posto nel mondo è il mondo, viaggio – con il corpo e/o con la mente – e vivo per scrivere.

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