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La musica al centro di nuove ricerche in campo scientifico

Uomo e musica, un legame indissolubile

Musica

Quando è nato il rapporto tra uomo e musica? Quanto è importante la musica nella nostra vita? Quali i benefici per la nostra vita? Probabilmente, nella storia, la musica è stata, assieme ai gesti, la primordiale forma di comunicazione utilizzata tra gli uomini, ancora prima dell’avvento del linguaggio. Gli uomini preistorici, nel paleolitico, si servivano di strumenti rudimentali per riprodurre alcuni suoni a loro conosciuti: la corsa di un gruppo durante la caccia, i versi degli animali.

Musica - funzione primitiva

E’ forse proprio questa funzione primitiva che rende gli studi sul cervello umano così interessanti per gli studiosi della percezione e della elaborazione della musica. Si tratta di ambiti di studio molto recenti e poco battuti ma che sembrano dimostrare come musica e linguaggio siano funzioni omologhe evolutesi da un antenato in comune[1]. Non solo. A partire circa dagli anni ’30 del secolo scorso si è aperto un nuovo filone di studi nelle neuroscienze, in merito alla funzione terapeutica della musica.

I benefici della musica sul corpo umano

Il potere della musica sul nostro corpo e sulla nostra mente ci viene testimoniato da un episodio recentemente accaduto. Nel mese di novembre, all’ospedale Salesi di Ancona, il neurochirurgo Roberto Trignani, responsabile del Reparto di Neurochirurgia degli Ospedali riuniti di Ancona, ha deciso di tentare un intervento innovativo. Al paziente, un bimbo di 10 anni, è stato asportato un duplice tumore del midollo spinale. Fin qui tutto nella “norma”. La particolarità sta nel fatto di aver scelto di operare con musica dal vivo.

All’interno della sala operatoria, oltre l’équipe medica di 15 persone, c’era anche Emiliano Toso, musicista, compositore nonché biologo molecolare. Con un pianoforte a coda da 432 Hz, Toso si è esibito nel corso dell’operazione durata 4 ore. Obiettivo conclamato quello di documentare gli effetti terapeutici della musica sull’asse dello stress e sui sistemi di regolazione della risposta immunitaria ed infiammatoria. Il bimbo a fine operazione ha detto di star bene ma soprattutto di aver sentito la musica.

Le nuove frontiere dell’ascolto musicale

I limiti, come si suol dire, sono solo nella nostra mente. Così come le possibilità offerte dalle moderne tecnologie applicate all’ambito musicale. Una società israeliana ha sviluppato e sta testando un nuovo servizio audio futuristico, “sound beaming[2], il quale permette di ascoltare suoni e musica direttamente dal cervello. La Noveto Systems, questo il nome dell’azienda, intende sfruttare delle onde ultrasoniche proiettate nello spazio da dei trasduttori progettati ad hoc, per inviare i suoni direttamente all’orecchio dell’individuo in ascolto.

Agli occhi di un pubblico ignaro potrebbe sembrare un banalissimo altoparlante ma dal quale non sentirà provenire alcun suono, pur essendo attivo in quel momento. Il sistema, infatti, traccia la posizione delle orecchie dell’utilizzatore in un dato momento e le onde ultrasoniche convergono verso delle piccole sacche di suono appena fuori dall’apparato acustico umano. Da quel momento il suono può essere ascoltato senza che ciò crei disturbo agli altri all’interno della stessa stanza. La funzionalità 3D del sistema consente di continuare ad ascoltare ininterrottamente il suono pur muovendo la testa. Il suono segue noi ed i nostri movimenti. Insomma, addio alle cuffiette, con o senza bluetooth.

Musica - Sound beamer

L’obiettivo dichiarato di questa società, fondata nel 2011, è di liberare il mondo dal vincolo di utilizzo di cuffie ed altoparlanti per l’ascolto di suoni e musica. Quali le possibili applicazioni di questa tecnologia? Sarà possibile effettuare videoconferenze in ambienti open-office senza disturbare i colleghi. Ma anche guardare film o giocare ai videogiochi mentre gli altri in casa dormono. Non solo. Durante il proprio tragitto in auto si è in grado di ricevere istruzioni sul percorso e sul traffico, rispondere a una telefonata o godersi dell’intrattenimento senza importunare i passeggeri. Ottimi i benefici anche per chi pratica sport in casa o in palestra senza dover sostenere l’uso di fastidiosi auricolari.

Una novità che si presenta come una rivoluzione copernicana

Dalla Noveto assicurano che, eccetto il diretto interessato, nessuno all’interno della stanza sentirà nulla se non qualche fioco suono. Inoltre, dato il mancato uso delle classiche cuffiette, permetterà all’utilizzatore di sentire, ad esempio, la musica ma anche i suoni dell’ambiente circostante. Al momento questo sistema non è ancora disponibile sul mercato. La società israeliana ha fornito una demo di SoundBeamer 1.0, in via del tutto esclusiva, solo all’Associate Press, rinomata agenzia di stampa internazionale. Tuttavia, già da Natale 2021 potremmo cominciare a vedere i primi dispositivi all’interno delle nostre case.

Una novità che promette di essere una vera e propria rivoluzione copernicana all’interno di questo settore. Il SoundBeamer della Noveto non è la prima tecnologia brevettata in questo settore ma sarà sicuramente la prima ad essere lanciata in commercio su larga scala. Sarà interessante scoprire come verrà accolta dal pubblico. Ma per questo, ricordiamo, bisognerà attendere l’anno prossimo. Nel frattempo possiamo avere un assaggio di ciò che troveremo, grazie a questo video pubblicato dall’Associated Press.

Il legame indissolubile tra musica e letteratura

Ma non c’è solo la scienza. Musica e letteratura[3] hanno viaggiato assieme, su binari paralleli, per secoli. Basti pensare alla tradizione dei cantastorie e dei trovatori o trovieri del medioevo francese, o dei bardi celtici, che cantavano i loro versi accompagnati da strumenti a corda, contribuendo in maniera importante a diffondere la cultura popolare e la letteratura volgare. Oppure, guardando più ai nostri giorni, possiamo citare alcuni esempi di celebri gruppi rock, punk o metal, come The Cure che per un loro brano si sono ispirati a Lo Straniero di Camus. O ancora i Led Zeppelin che in “Ramble On” citano alcuni personaggi de “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien.

Oppure, guardando all’Italia, possiamo citare l’esempio di Francesco Guccini e il suo brano “Don Chisciotte”, chiaro riferimento al celebre romanzo di Miguel de Cervantes. Ma finora abbiamo parlato solo di musicisti che hanno attinto da opere letterarie. Può la musica ispirare la letteratura? Sì. C’è un testo inedito ma che noi abbiamo potuto leggere in anteprima.

Musica - Bianca come la neve

“Bianca come la neve. Storia dell’incontro tra un cantastorie dai capelli folti e una bambina addormentata”. Questo il titolo del racconto che vede co-protagonista uno dei personaggi del panorama musicale italiano, Caparezza. La vicenda narra la storia realmente accaduta di una bambina, della sua lotta contro il cancro e del forte legame che è nato con il cantautore pugliese. La vicenda è narrata sotto forma di una breve favola in cui la piccola protagonista è vittima di un rigido inverno che la intrappola in un sonno eterno. Sonno dal quale può ridestarsi grazie al potere della musica suonata da un eroe capelluto.

Uomo e musica, un legame indissolubile

Dalle prime forme musicali rudimentali prodotte dall’uomo, il cammino è stato lungo ed ha attraversato tutta la storia umana, fino ad arrivare a noi. Dal semplice strimpellare poche note su una chitarra, al suonare una sinfonia all’interno di una sala operatoria, l’uomo ha utilizzato tutto il suo ingegno per migliorare le proprie conoscenze musicali. Sino ad arrivare alle tecnologie più moderne ed avveneristiche che ci permetteranno di ascoltare i suoni direttamente dal cervello. Che sia tutto qui? Noi siamo certi di no.


[1] Treccani, “Musica e cervello”, 2010. Consultabile al seguente indirizzo https://www.treccani.it/enciclopedia/musica-e-cervello_%28Dizionario-di-Medicina%29/

[2] Futuro prossimo “Niente cuffie: Soundbeamer invia musica direttamente al cervello”, 2020. Consultabile al seguente indirizzohttps://futuroprossimo.it/2020/11/niente-cuffie-soundbeamer-invia-musica-direttamente-al-cervello/ 

[3] Scrittore in viaggi, “Musica e letteratura, un altro connubio importante per viaggiare”, 2020. Consultabile al seguente indirizzo https://www.scrittoreinviaggio.com/musica-e-letteratura-un-altro-binomio-vincente/

Autore articolo

Martina Shalipour Jafari

Martina Shalipour Jafari

Redattrice

Giornalista pubblicista ed esperta di comunicazione digitale.
Instancabile lettrice e appassionata di cinema.
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